Infine, bisogna tener conto degli elementi misteriosi che operano in tante città, facendole sviluppare in direzione di ponente, e condannando così i loro quartieri orientali alla miseria e alla decadenza; espressione elementare, forse, di quel ritmo cosmico che, dalle sue origini, ha pervaso l’umanità con la convinzione inconscia che il senso del movimento solare sia positivo, il senso inverso negativo; che l’uno traduca l’ordine, l’altro il disordine. Da tempo, infatti, non adoriamo più il sole e abbiamo smesso di attribuire ai punti cardinali qualità magiche, colori e virtù. Ma per quanto il nostro spirito euclideo sia diventato ribelle alla concezione qualitativa dello spazio, non possiamo impedire che i grandi fenomeni astronomici, o anche soltanto meteorologici, influiscano sulle diverse zone della terra con un coefficiente impercettibile ma indelebile; non possiamo impedire che, per ogni uomo, la direzione est-ovest sia quella del compimento; e che per l’abitante delle regioni temperate dell’emisfero australe il Nord sia la sede del freddo e della notte, il Sud quelLa del calore e della luce.
C. Lévi-Strauss, Tristi tropici, cap. 13