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L’angelo del povero

Ora che invade le oscurate menti
Più aspra pietà del sangue e della terra,
Ora che ci misura ad ogni palpito
Il silenzio di tante ingiuste morti,
Ora si svegli l’angelo del povero,
Gentilezza superstite dell’anima…
Col gesto inestinguibile dei secoli
Discenda a capo del suo vecchio popolo,
In mezzo alle ombre…

G. Ungaretti, L’angelo del povero

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Pietà

Sono un uomo ferito.
E me ne vorrei andare
E finalmente giungere,
Pietà, dove si ascolta
L’uomo che è solo con sé.
Non ho che superbia e bontà.
E mi sento esiliato in mezzo agli uomini.
Ma per essi sto in pena.

G. Ungaretti, da La pietà

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Abbassa il tuo sguardo bella luna

Abbassa il tuo sguardo, bella luna, e inonda questa scena,
Versa benigna i fiotti del nimbo della notte su volti orrendi, tumefatti, violacei,
Sopra i morti riversi con le braccia spalancate,
Versa il tuo nimbo generoso, sacra luna.

W. Whitman, Foglie d’Erba, Abbassa il tuo sguardo bella luna

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Io vi ho abbracciati

Tu là, impotente dalle ginocchia lasche,
Apri quelle ganasce avvolte in sciarpe perché io t’insuffli coraggio,
Allarga le palme, solleva i risvolti delle tasche,
Nessuno può ricusarmi, io forzo, ho provviste in abbondanza e di riserva,
E tutto quello che ho lo regalo.

Non ti chiedo chi sei, non è importante per me,
Non puoi far niente, né essere altro che ciò che avvolgo in te.

Su chi sfacchina nei campi di cotone, su chi pulisce le latrine io mi curvo, E sulla loro guancia destra depongo un bacio familiare,
E giuro per l’anima mia che mai li rinnegherò.

In donne atte a concepire do vita a figli più forti e più svegli,
(Oggi faccio scaturire la materia per più tracotanti repubbliche).

Verso chi sta morendo mi affretto e giro il pomo della porta,
Rovescio le coperte verso i piedi del letto
E mando a casa medico e prete.

Afferro l’uomo avvilito e lo sollevo con volontà irresistibile,
O disperato, ecco il mio collo,
Perdio, non cadrai! appenditi a me con tutto il tuo peso.

Io ti dilato con un titanico soffio, ti faccio stare a galla,
Ogni stanza della casa la riempio con una forza armata,
E chi mi ama può eludere la tomba.

Dormite: loro e io faremo guardia tutta la notte,
Nessun dubbio, nessun malanno oserà mettere un dito su di voi,
Io vi ho abbracciati, e d’ora in poi io vi possiedo in me,
E quando vi alzerete al mattino vi accorgerete che quello che dico è così.

W. Whitman, Canto di me stesso, 40

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Pietà di sé

Pietà di sé, infinita pena e angoscia
di chi adora il quaggiù e spera e dispera
di un altro… (Chi osa dire un altro mondo?).

E. Montale, Xenia I, 7

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